VIA AL NUOVO BANDO MACCHINARI INNOVATIVI
Il Bando Macchinari Innovativi prevede un programma di investimento diretto a incentivare la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e a favorire il passaggio del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.
Gli investimenti, volti alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, devono essere in grado di aumentare il livello di efficienza e flessibilità della stessa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature funzionali alla realizzazione dei programmi.
Possono beneficiare dell’agevolazione, le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
- Siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in stato di liquidazione volontaria e non siano sottoposte a procedure concorsuali;
- Siano in regime di contabilità ordinaria e dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero abbiano presentato, nel caso di imprese individuali o società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- Siano in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- Non abbiano effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- Non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente non rimborsato o depositato in un contro bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- Non siano in condizioni tali da risultare aziende in difficoltà.
Secondo la normativa vigente, possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali presenti nell’elenco tenuto dal Ministero per lo sviluppo economico.
Per facilitare l’accesso alle agevolazioni di soggetti che realizzano programmi di investimento caratterizzati da comuni obiettivi di sviluppo, possono presentare domanda di partecipazione le imprese, fino ad un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti su indicati e che aderiscono ad un contratto di rete purché siano in grado di dimostrare una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di sviluppo tecnologico finalizzati a rafforzare la competitività sul mercato.
Sono ammesse al finanziamento le attività manifatturiere, tranne quelle di seguito riportate e quelle ad esse connesse:
- Siderurgia;
- Estrazione del carbone;
- Costruzione navale;
- Fabbricazione delle fibre sintetiche;
- Trasporti e infrastrutture;
- Produzione e distribuzione di energia e relative infrastrutture.
Sono ammesse invece, le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale del 30 ottobre 2019.
Per essere ammissibili, i programmi di investimento devono:
- Prevedere spese non inferiori a €400.000,00 e non superiori a €3.000.000,00. Per i programmi presentati da reti di impresa, la soglia minima può essere raggiunta sommando le spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti che aderiscono alla rete, a condizione che ciascun programma preveda spese ammissibili non inferiori a €200.000,00.
- Essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate in una delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
- Prevedere l’acquisto di tecnologie abilitanti per la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o soluzioni tecnologiche utili a rendere il processo produttivo sostenibile e circolare.
I beni oggetto di investimento devono essere nuovi e riguardanti macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici e licenze funzionali ai programmi di investimento.
Le spese correlate devono essere:
- Relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- Riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni;
- Riferite a beni utilizzabili esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- Pagate in modo da consentire la piena tracciabilità;
- Conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere una proroga del termine di ultimazione non superiore a sei mesi, a seguito di richiesta motivata da parte dell’impresa.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%, articolato in base alle dimensioni dell’impresa:
- Per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- Per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato non è assistito da nessuna forma di garanzia e deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Le domande di agevolazione possono essere presentate esclusivamente tramite il seguente link: https://agevolazionidgiai.invitalia.it.
Per accedere alla procedura informatica di presentazione della domanda, è necessario essere in possesso di una casella PEC attiva e della Carta nazionale dei servizi, oltre che del PIN rilasciato con la stessa carta.
La procedura è a sportello e resterà attiva fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione.
L’iter per presentare la domanda di partecipazione si compone delle seguenti fasi:
- Compilazione della domanda, a partire dalle ore 10:00 del 13 aprile 2021;
- Invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10:00 del 27 aprile 2021.
Le domande pervenute, sono ammesse alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico di presentazione.
Le imprese non residenti sul territorio italiano, le imprese amministrate da persone giuridiche o da enti e le reti d’impresa non dotate di soggettività giuridica, devono inviare, a partire dalle ore 10:00 del 6 aprile 2021, una specifica richiesta di accreditamento via PEC.
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