Voucher Digitalizzazione PMI.
Il Decreto del Mise del 24.10.2017 ha ufficializzato il via all’atteso voucher per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese.
Possono presentare domanda di contributo le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
- dimensione di Micro, Piccola o Media Impresa;
- sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale ed essere iscritte al Registro delle Imprese;
- attive e non soggette a procedure concorsuali.
Sono escluse unicamente le imprese appartenenti ai settori della produzione primaria (imprese agricole) e degli altri settori esclusi dall'art. 1 del regolamento della Commissione UE n. 1407/2013.
Al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle MPMI, il bando incentiva progetti di “ampio respiro” finalizzati al miglioramento dell'efficienza aziendale, alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire strumenti tecnologici di flessibilità (telelavoro), allo sviluppo di soluzioni di e-commerce, alla connettività banda larga e ultra larga, al collegamento alla rete Internet mediante la tecnologia satellitare e alla formazione qualificata.
Gli investimenti devono essere effettuati esclusivamente dopo la prenotazione del voucher (invio della domanda). Questa è la prima grande novità del nuovo Decreto, in quanto il Decreto del 23.09.2014 definiva che le spese potevano essere sostenute dopo l’assegnazione (approvazione) del voucher.
Le tipologie di spese ammissibili comprendono:
- hardware e software;
- servizi specialistici;
- software specifici per la gestione delle transazioni online e per sistemi di sicurezza della connessione alla rete;
- connettività banda larga e ultra larga: costi per attivazione del servizio sostenute una tantum quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi e costi di dotazione e installazione degli apparati necessari;
- decoder e parabole per il collegamento alla rete Internet mediante tecnologia satellitare;
- costi per la partecipazione a corsi e per servizi di formazione qualificata per il personale aziendale relativamente ai fabbisogni formativi strettamente correlati alle attività di investimento suddette.
Ricordiamo che il contributo a fondo perduto è concesso nella misura massima del 50% delle spese ammesse, con un massimo di contributo di € 10.000,00.
Dall'art. 4, c. 4. del Decreto emerge la seconda grande novità: qualora le domande presentate siano superiori in termini di contributi richiesti al plafond assegnato su base regionale, dopo avere redistribuito eventuali risorse tra le Regioni, si potrà procedere ad un riparto tra le imprese istanti delle risorse disponibili in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del voucher da assegnare a ciascuna impresa. In definitiva non sarà un click day da dentro o fuori! Nasce però l’incognita del possibile riparto, per l’entità dello stesso. Ora non resta che pianificare gli investimenti; le domande di contributo saranno compilabili on line dal 15.01.2018 e potranno essere inviate dal 30.01.2018 al 9.02.2018.
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