Centri di-versi e di-segni
Un itinerario nuovo ed inusuale che ha posto l’attenzione sui Castelli urbani, cioè su quelle architetture che sono nate come elementi difensivi e, nei secoli, si sono trasformate in palazzi nobiliari.
Abbiamo immaginato di valorizzare cinque centri dell’entroterra salentino: Matino, Casarano, Collepasso, Parabita e Ruffano.
La nostra proposta di animazione è stata molto semplice; ha guardato al passato dandone una lettura contemporanea. Abbiamo immaginato di ricreare l’idea di “festa paesana” proprio attorno ai Castelli che un tempo hanno rappresentato il cuore pulsante dei nostri borghi.
Spina dorsale di tutti i week end è stata la banda musicale, sia versione marching band che in versione “cassa armonica” e attorno alla banda, per ogni Comune diverso, si sono alternati diversi artisti: giocolieri, madonnari, poeti, pittori estemporanei e improvvisatori teatrali.
Che cosa ci rimane?
Tanta umanità. Tanta passione.
In barba a quanto spesso si dice, abbiamo toccato con mano quanto la nostra popolazione sia ancora curiosa di conoscere e scoprire i propri luoghi natali; cosa sono stati e come si è vissuto nei nostri centri, forse troppo spesso bistrattati.
Con gli artisti ospiti delle diverse serate ci siamo divertiti, ma anche emozionati, tanto!
E poi, la banda, che come poche altre manifestazioni artistiche sa spargere allegria e gioia.
Bastava il passaggio dei nostri “pazzi” bandisti per le stradine dei centri per far affacciare dai balconi e tirare fuori dalle abitazioni anziani, bambini, giovani, addirittura le suore dal convento!
Forse va ai musicisti della banda il nostro più grande grazie, perché hanno saputo caratterizzare una bella esperienza con leggerezza e allegria.
La carovana di “Centri di-versi e di-segni” si ferma, ma lo spirito che ha animato questi cinque week end sarà un’emozione che porteremo dentro, assieme all’affetto e alla curiosità che abbiamo riscontrato in ogni tappa.
Alla prossima!
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